ma come nasce questo modello?
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R.A.N.K.E.D. | Rebel Alliance Network for Knowledge
Empowering and Development è il progetto di ricerca applicata i cui argomenti di sintesi costituiscono le fondamenta del modello organizzativo strutturato in Rete Collaborativa di Compagnia Del Marketing e della sua conseguente strategia di business.
Durante l'ultimo
decennio, nella industria manifatturiera e in quella dei servizi, la collaborazione
tra le piccole e medie imprese (P.M.I.) si è concentrata sulle competenze e sulle
risorse che condividono, che si trasforma in una occasione per creare nuovi ambienti competitivi
così come per raggiungere un livello di flessibilità tale da consentire di
rispondere rapidamente alle nuove esigenze del mercato, mantenendo i costi competitivi.
Inoltre, con il crescente livello di personalizzazione di prodotti e di servizi richiesto dai Clienti, la nozione di sviluppo di business attraverso la co-creazione di prodotti e di servizi, segna la transizione verso un aumento del grado di collaborazione tra i Clienti e i suoi Fornitori e tra i Fornitori stessi, nella creazione di Sistemi Intelligenti, di business e di condivisione e management della Conoscenza.
Inoltre, con il crescente livello di personalizzazione di prodotti e di servizi richiesto dai Clienti, la nozione di sviluppo di business attraverso la co-creazione di prodotti e di servizi, segna la transizione verso un aumento del grado di collaborazione tra i Clienti e i suoi Fornitori e tra i Fornitori stessi, nella creazione di Sistemi Intelligenti, di business e di condivisione e management della Conoscenza.
Questo cambio nell'approccio avviene a causa di vari fattori, tra cui la imprevedibilità del mercato e le nuove esigenze indotte dai cambiamenti globali in atto: le aziende e le organizzazioni devono adattare se stessi per mantenere la competitività.
Una possibilità è quella di passare dal concetto di "impresa tradizionale" ad un nuovo paradigma di business in cui le aziende possono strategicamente accedere ai reciproci mercati unendo competenze e capacità di condivisione di mezzi e costi.
Ciò si traduce nella conseguente creazione di una nuova struttura di collaborazione tra le imprese.
In questo cambiamento di paradigma, il concetto di “Rete di Collaborazione” (Collaborative Network) , inizia ad essere sempre più adottato dalle nuove Organizzazioni di business in tutti i comparti economici.
Una possibilità è quella di passare dal concetto di "impresa tradizionale" ad un nuovo paradigma di business in cui le aziende possono strategicamente accedere ai reciproci mercati unendo competenze e capacità di condivisione di mezzi e costi.
Ciò si traduce nella conseguente creazione di una nuova struttura di collaborazione tra le imprese.
In questo cambiamento di paradigma, il concetto di “Rete di Collaborazione” (Collaborative Network) , inizia ad essere sempre più adottato dalle nuove Organizzazioni di business in tutti i comparti economici.
Imprese che forniscono servizi business-to-business e business-to-consumer, le stesse Aziende produttrici, si stanno sempre più rendendo conto che tale nuovo approccio può fornire la necessaria flessibilità e favorire la creazione di meccanismi che facilitino le imprese a sopravvivere alle turbolenze dei mercati.
Tuttavia, nella creazione di "Reti di Collaborazione" possono co-esistere alcuni fattori di crisi, come per esempio: trovare e scegliere i partner giusti; la mancanza di
formati comuni o standard necessari alla profilazione di base della organizzazione;
come anche la definizione e il raggiungimento di accordi per i ruoli e le
responsabilità che dovrà assumere ciascun partner e, naturalmente, la
previsione dei rischi associati di collaborazione.
Inoltre, non
si può dimenticare che le organizzazioni sono composte da persone e le
persone hanno emozioni intrinsecamente associate, che si presentano in
tutte le forme di interazione sociale. In questo senso, quando non vengono
gestite correttamente, le emozioni di qualche partecipante potrebbero mettere in pericolo la qualità della collaborazione, lo stato emotivo collettivo della “Rete di collaborazione” può
anche influenzare le emozioni di ogni singolo partecipante.
La sfida principale nella gestione delle Reti di Collaborazione consiste dunque nell'efficace gestione delle interazioni tra i partecipanti. Entrano in gioco quindi nella strutturazione di Reti Collaborative efficienti soprattutto variabili che riguardano la gestione delle problematiche "soft". Problematiche che rientrano nella sfera delle "Dimensioni di Personalità, Cognitive e Motivazionali" (Rappaport & Zimmermann, 1988).
Nei processi di esecuzione di tali Reti, diventa pertanto strategico il contrasto ai fattori di crisi quali la carenza delle inter-intra-abilità cognitive e psico-sociali come anche quelli dovuti alle discrasie culturali inevitabilmente presenti in ogni Organizzazione.
Nei processi di esecuzione di tali Reti, diventa pertanto strategico il contrasto ai fattori di crisi quali la carenza delle inter-intra-abilità cognitive e psico-sociali come anche quelli dovuti alle discrasie culturali inevitabilmente presenti in ogni Organizzazione.
L'analisi degli aspetti relativi alla cura del clima organizzativo tesa alla gestione delle diversità attraverso l'incentivazione della Cultura dell'Integrazione con azioni di empowerment organizzativo e knowledge activism in grado di contrastare i problemi che insorgono nel mantenere la coesione di gruppo, la motivazione, l'assunzione delle leadership, etc. è uno dei temi più importanti di cui si occupa la ricerca applicata Rebel Alliance Network for Knowledge Empowering and Development.